venerdì 2 marzo 2012


Tragedia sfiorata su un Frecciargento: si stacca una porta a 250km/h

Il Frecciargento Roma - Brescia viaggiava a 250km/h quando una porta si è letteralmente staccata dai cardini ed è volata via. Nessuna vittima. Per le associazione dei macchinisti «è il risultato dei tagli applicati da Ferrovie». Per Trenitalia è colpa dei No Tav.




Tragedia sfiorata su un Frecciargento: si stacca una porta a 250km/h.
Quello della Frecciargento Roma – Brescia di ieri pomeriggio, sarà un viaggio che i passeggeri del treno ad alta velocità non dimenticheranno facilmente. L'eurostar era partito dalla Capitale alle 18.40 e sarebbe dovuto giungere a Brescia alle 21.55. Ma la corsa si è interrotta alle 19.30 all'ingresso di una galleria in prossimità di Chiusi (Siena), quando una portiera si è staccata dalla fiancata del treno che viaggiava ad una velocità di 250km/h. Come riportato dall'edizione fiorentina di Repubblica, è probabile che sia stato il contraccolpo con l'aria a sradicare letteralmente la porta dai cardini, sbalzandola prima sulle ultime vetture del Frecciargento e poi sui binari senza provocare danni a persone o cose o ad altri convogli.
«Solo per miracolo», ha affermato un ispettore della Polfer, «non è morto nessuno, non ho mai visto una cosa del genere in tutta la mia carriera». Il treno si è, dunque, fermato per circa due ore, in attesa dei accertamenti; solo dopo aver appurato l'assenza di conseguenze, il treno è ripartito a passo d'uomo verso Arezzo, dove i passeggeri, impauriti ma illesi, sono stati trasferiti su un convoglio sostitutivo che li ha condotti a Brescia
Ma la versione di Trenitalia è un'altra. Secondo la compagnia ferroviaria, già bersagliata dalle critiche dopo la campagna pubblicitaria "discriminatoria"
il treno sarebbe stato danneggiato dai No Tav, tornati a protestare(non solo) in Val di Susa dopo la riapertura del cantiere di Chiomonte. «E' un fatto che  il Frecciargento sia proprio quello imbrattato dai manifestanti No Tav durante la protesta di lunedì alla stazione di Roma». Sul caso indagherà la Procura di Montepulciano.

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