lunedì 12 marzo 2012


Abusi su ragazzina, il parroco ammette
la relazione: «Aiutatemi a guarire»

Il legale di don Marco Mangiacasale: «La situazione è riscontrata, riferirà in modo dignitoso la sua verità»

Don Marco MangiacasaleDon Marco Mangiacasale
MILANO - Don Marco Mangiacasale ammette la relazione con la giovanissima parrocchiana e chiede aiuto per superare la sua «affettività anomala». Lunedì mattina, durante il primo interrogatorio in carcere, il sacerdote arrestato con l'accusa di violenza sessuale continuata su una minorenne risponderà a tutte le domande. «Riferirà in modo dignitoso la sua verità», dice il suo legale difensore, Renato Papa, che è stato affiancato anche dal collega Mario Zanchetti. Si parte da un punto fermo, i fatti sono dimostrati. «La situazione è riscontrata – conferma il legale –. Si tratterà di valutare la portata e la natura dei fatti. Cercheremo di chiarire come i fatti non si siano svolti in un contesto di violenza, ma di affettività anomala».
Per il sacerdote, 48 anni, economo della Diocesi di Como rimosso da ogni incarico dopo l’arresto, i difensori chiederanno gli arresti domiciliari. «Non nella sua abitazione, naturalmente – precisa Papa – ma in una sede nella quale sarà possibile avviare un percorso di recupero personale. Pensiamo a una struttura di natura ecclesiastica, se non fosse possibile troveremo un’alternativa».

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