Il raptus di follia di un soldato americano: spara e uccide 10 civili in Afghanistan
Un soldato USA apre il fuoco e spara alla cieca sui civili afgani. 10 morti e 5 feriti è il bilancio della strage, secondo il il Washington Post online. La Nato conferma l'incidente, che si verifica a poche settimane dal rogo delle copie del Corano che aveva portata ad un'ondata di proteste in tutto il Medio Oriente.
Un raptus di follia. E' l'unica spiegazione del gesto che ha portato alla strage compiuta a Kandahar, in Afghanistan. Un militare americano, secondo quanto scrive il Washington Post online, ha ucciso 10 civili, tra cui donne e bambini. Cinque i feriti. L'edizione digitale del quotidiano americano cita Javed Faisal, il direttore del Media Center del governo provinciale, contattato via telefono. L'uomo ha spiegato che il soldato USA ha lasciato la sua base intorno alle ore 3 (le 6 in Italia) e ha aperto il fuoco all'impazzata. Gli omicidi sono avvenuti in due villaggi distinti – Alokozai e Garrambai – del distretto di Panjwai.
I fatti sarebbero già stati confermati dalla NATO, mentre un bollettino dell'esercito americano si limita a spiegare che un soldato è stato fermato dopo «un incidente particolarmente spiacevole», senza fornire un bilancio delle vittime. L'uomo, in realtà, dopo aver compiuto la strage si sarebbe consegnato nelle mani dei suoi commilitoni. Fonti interne parlano di un esaurimento nervoso. Il nome del soldato non è stato rivelato.
L'incidente ora rischia di inasprire i già tesi rapporti fra la popolazione locale e le truppe americane. Infatti, la strage di civili si verifica a poche settimane dai fatti dei corani bruciati da alcuni militari Usa, che aveva portato ad un'ondata di proteste con diverse vittime in numerose città dell'Afghanistan. C'è da dire che secondo il governatore di Kandahar, Tooryalai Weesa, i morti sarebbero addirittura 16.
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