Parla Agnelli: Fiat, con Chrysler, torna sponsor ufficiale della Juve.
Conferenza stampa di Andrea Agnelli alle ore 9 per annunciare che Fiat, col marchio Chrysler, sarà main sponsor della Juventus dal 2012-2013. Moggi: Quella dell'Alta Corte del Coni è stata una sentenza politica e andrò alla Corte europea per i diritti dell'uomo. Avvocato Andrea Galasso, legale di Giraudo: Ci affideremo alla Giustizia Sovranazionale per denunciare la violazione dei diritti umani. Sarà Christian Brighi a dirigere Palermo-Juventus. Anticipi e posticipi dalla quindicesima alla diciottesima giornata del girone di ritorno. Calcioscommesse: scarcerato Masiello.
Parla Agnelli: Fiat-Chrysler sarà lo sponsor ufficiale - Alle ore 9 di oggi, prima quindi della conferenza pre-partita di Antonio Conte, Andrea Agnelli incontra i giornalisti in conferenza stampa. Quando la conferenza stampa è stata annunciata dalla Juventus, per ore si sono rincorse voci, in realtà solo ipotesi, su questa sorpresa prepasquale del presidente bianconero: chi ipotizzava una reazione alla macchina del fango che ha cercato di accostare allo scandalo delle scommesse nomi che attualmente appartengono al mondo bianconero (Bonucci, Pepe, Stellini e, addirittura, per una grottesca storia di un sms, Antonio Conte), chi ipotizzava novità sul fronte Calciopoli, di tutto di più. Poi è cominciata a trapelare la notizia che le novità avevano un carattere esclusivamente economico-finanziario (ed ecco spiegata la scelta di un giorno in cui i mercati sono chiusi); infine intorno alle 23.30 Paolo Aghemo su Sky dava la notizia certa: era l'annuncio di un (nuovo) matrimonio tra Fiat e Juventus, perché a partire dalla stagione 2012-2013, Fiat, con il marchio Chrysler, sarà lo sponsor ufficiale della Juventus, sulle cui maglie comparirà la scritta 'Jeep'. E alla conferenza stampa, indetta per spiegare i dettagli dell'operazione, partecipano anche John Elkann e Sergio Marchionne.
Moggi: E' una sentenza politica - E' stata solo la ciliegina su una torta preparata con cura tanto tempo fa, il fatale corollario di un teorema basato su cedevoli ipotesi che non hanno retto alla dimostrazione, cioè alla prova dei fatti e che allora è stato presentato come un dogma di fede. Moggi, se non ne fosse stato già abbastanza convinto, ora ha la certezza assoluta che questa dell'Alta Corte del Coni che ha confermato la radiazione sua e quella di Giraudo sia stata "una sentenza politica, su questo non ci sono dubbi". Ma questo non lo farà certo retrocedere di un millimetro dall'intenzione sempre manifestata di andare fino in fondo, finché non si troverà qualcuno che abbia il coraggio di accettare la verità storica, così come è andata erompendo nel corso di sei lunghissimi anni di Farsa: "Come ho sempre detto - ha dichiarato a Sky Tg24 - io andrò fino in fondo e cioè alla Corte europea per i diritti dell'uomo. L'Alta Corte del Coni si è uniformata alle precedenti sentenze, che sono state sentenze in copia che non hanno tenuto conto dell'insussistenza dei fatti dimostrata dalle montagne di documenti prodotti dalle difese. Hanno cominciato così e vogliono finire così. I due processi sportivi hanno detto che non c'erano illeciti, anche al processo di Napoli è emerso che il campionato 2004/05 era regolare, che il sorteggio degli arbitri era regolare, che le ammonizioni mirate non c'erano. Andrò alla Corte europea per i diritti dell'uomo e vediamo cosa succede. Ci troviamo di fronte ad accuse che non hanno riscontro nei fatti, è una cosa grave ma così è. Ci difenderemo nelle sedi più opportune. Qua sono sempre le stesse facce". Facce senza un capo, e quindi una giustizia senza capo né coda, con un'etica gridata ma non applicata. Come emerge anche dallo svolgersi della vicenda del calcioscommesse: "Il calcioscommesse dimostra che siamo in una fase in cui la Figc dimostra di non avere un capo - dice Luciano Moggi - Si dimostra che tutti vanno a ruota libera: chi parla più forte e chi grida di più, quello ha ragione. E si viene a verificare quello che si è verificato ora con le scommesse che sono una cosa che ha penalizzato il calcio ed è una cosa ingiusta da parte dei giocatori. Il presidente della federazione parla di etica dicendo che l'etica non va in prescrizione, poi però l'ha fatta diventare una ballerina impazzita quando si è dichiarato incompetente a decidere insieme al consiglio federale. Quando c'è l'esempio di un presidente così, chi sta nel calcio non può fare diversamente. Adesso si deve prendere questa gatta da pelare e voglio vedere, dopo le dichiarazioni di Masiello, come farà a risarcire la Sampdoria di una retrocessione che è stata fatta sul campo ma attraverso qualcosa che non è attinente al calcio".
Avv. Galasso: Denunceremo l’illegittimità dell’intero sistema normativo della Giustizia Sportiva - Nemmeno per l'avvocato Andrea Galasso, uno dei due legali di Antonio Giraudo, la pronuncia dell'Alta Corte che ha confermato la radiazione del suo assistito è stata una sorpresa: “Per me l’esito era scontato - ha dichiarato in un'intervista esclusiva a 'Tuttojuve.com - Non ho alcuna fiducia nella giustizia sportiva”. E lo stesso Giraudo, come ha detto il suo difensore ha reagito alla notizia "in maniera composta, con grande serenità e dignità". Consapevole che il fischio finale di questa sbilenca partita non è ancora arrivato: "Ci affideremo alla Giustizia Sovranazionale - prosegue infatti l'avvocato Galasso - per denunciare la violazione dei diritti umani e l’illegittimità dell’intero sistema normativo della Giustizia Sportiva, nonché dei meccanismi di definizione dei procedimenti sportivi, la loro contrarietà ai valori costituzionali ed ai principi del diritto internazionale”. Il tutto con una tempistica da definire: “I tempi saranno proporzionati all’esame ed alla valorizzazione della tutela dei diritti primari”.
A Palermo fischia Brighi - Sarà Christian Brighi a dirigere Palermo-Juventus, valida per la dodicesima giornata di ritorno, in programma allo stadio Barbera di Palermo sabato 7 aprile alle ore 18.30; Brighi sarà coadiuvato dagli assistenti Manganelli e Padovan e dal quarto uomo Valeri. Queste le designazioni per le altre gare, in calendario per sabato 7 aprile alle ore 15, salvo diversa indicazione in parentesi: Atalanta-Siena: Russo (Barbirati-Cariolato; Di Paolo); Cagliari-Inter (allo stadio Nereo Rocco di Trieste): Guida (Grilli-Rosi; Romeo); Cesena-Bologna: Peruzzo (Carrer-Iannello; Nasca); Chievo-Catania: Massa (Passeri-Dobosz: Gallione); Lecce-Roma: Orsato (Giordano-Copelli; Damato); Milan- Fiorentina: Celi (Petrella-De Luca; Doveri); Novara-Genoa: Rocchi (Romagnoli-Longo; Irrati); Udinese-Parma: Gava (Di Fiore-De Pinto; Merchiori); Lazio-Napoli (posticipo delle ore 21): Mazzoleni (Niccolai-Marzaloni; Gervasoni).
Anticipi e posticipi - E' stato pubblicato l'elenco degli anticipi e dei posticipi dalla quindicesima alla diciottesima giornata del girone di ritorno. Per la Juve un solo turno serale, il posticipo di domenica 22 aprile alle ore 20.45 contro la Roma per la quindicesima giornata del girone di ritorno che prevede anche Chievo-Udinese alle ore 18 di sabato 21 aprile, Napoli-Novara alle 20.45 di sabato 21 aprile e Fiorentina-Inter alle 12.30 della domenica.
Nella sedicesima giornata Novara-Juventus e Siena-Milan si disputeranno in contemporanea alle ore 15 di domenica 29 aprile: gli anticipi saranno Cagliari-Chievo e Palermo-Catania alle ore 18 e Roma-Napoli alle ore 20.45; Bologna-Genoa si giocherà alle 12.30 della domenica e infine Udinese-Lazio sarà il posticipo serale delle 20.45.
Il turno infrasettimanale di mercoledì 2 maggio sarà preceduto dagli anticipi di Chievo-Roma (ore 18) e Napoli-Palermo (ore 20.45).
Infine nel turno del 6 maggio gli anticipi di sabato 5 saranno Lecce-Fiorentina (ore 18) e Roma-Catania (ore 20.45); Siena-Parma si giocherà domenica 6 alle ore 12.30, mentre il derby milanese sarà il posticipo serale delle 20.45.
Calcioscommesse: scarcerato Masiello - Al termine della terza giornata d'interrogatori, il gip del tribunale di Bari, Giovanni Abbattista, ha concesso gli arresti domiciliari ad Andrea Masiello, mentre in carcere Fabio Giacobbe e Gianni Carella. I difensori dei due indagati, Mario e Carlo Russo Frattasi, annunciano che domattina depositeranno una richiesta di interrogatorio "per chiarire, più di quanto non abbiano già fatto nell'interrogatorio di garanzia, alcune circostanze emerse nelle ultime ore, apprese - dicono i legali a Sky - anche a mezzo stampa". Nel frattempo l'inchiesta della Procura di Bari sul calcio scommesse procede senza sosta.
Pochi minuti prima delle 15, al carcere di Bari, si è invece conclusa la terza e ultima parte del lungo interrogatorio di garanzia, cominciato mercoledì. Masiello è stato sentito per più di due ore dal pm Ciro Angelillis, insieme ai carabinieri del nucleo investigativo di Bari e alla presenza dell'avvocato Matias Manco, uno dei suoi difensori. Al termine dell'interrogatorio, il legale non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione, affermando solo: "Non posso dire nulla perché l'interrogatorio è stato secretato",esattamente come era accaduto il giorno precedente. In serata poi, col parere favorevole dei pm che indagano sul calcioscommesse, in accoglimento dell'istanza presentata a tal fine dai suoi legali, Andrea Masiello è stato scarcerato su decisione del Gip Giovanni Abbattista. Potrà dunque rientrare a Bergamo dove risiede la sua famiglia. La decisione dei magistrati baresi è l'evidente frutto delle dichiarazioni, peraltro secretate, rese dal calciatore nel corso di tre sessioni di interrogatori.
Sono emersi intanto nuovi particolari su Mister X, come lo ha definito Sky Sport 24, l'uomo riconosciuto da Masiello in una foto mostratagli dai carabinieri nel corso dell'interrogatorio dell'altroieri e che negli atti dell'inchiesta figura come l'emissario del Lecce che avrebbe consegnato ad Andrea Masiello e ai suoi due presunti complici 230.000 euro in contanti inducendoli così a perdere il derby Bari-Lecce: sarebbe un giovane imprenditore leccese, sui 35-40 anni, da qualche tempo impegnato politicamente a Lecce. Viaggia su una Mercedes e a Lecce è molto conosciuto sia perché, pur non avendo alcun ruolo nella società, è molto amico di calciatori (e anche di imprenditori locali) sia perché organizza serate ed eventi della movida salentina.
In difesa del Lecce è sceso in campo il patron Giovanni Semeraro che in una nota ha affermato che il club "è completamente estraneo a tutto quello che è emerso dalle dichiarazioni, parte delle quali anche confuse e contraddittorie, dei protagonisti di questa vicenda, ed è sicuramente vittima di una ingiustificata presunzione di colpevolezza mediatica. Il risultato del derby, fino a prova contraria è stato conquistato sul campo, e se circostanze estranee avessero concorso a determinarlo, non sono certamente riconducibili alla nostra società. Ritengo che il gruppo da me rappresentato goda di una credibilità personale e societaria, costruita in cinquant'anni di impegno e serietà in campo finanziario, imprenditoriale e sportivo, che sarebbe stato da folli mettere a repentaglio per una partita di calcio".
Parla Agnelli: Fiat-Chrysler sarà lo sponsor ufficiale - Alle ore 9 di oggi, prima quindi della conferenza pre-partita di Antonio Conte, Andrea Agnelli incontra i giornalisti in conferenza stampa. Quando la conferenza stampa è stata annunciata dalla Juventus, per ore si sono rincorse voci, in realtà solo ipotesi, su questa sorpresa prepasquale del presidente bianconero: chi ipotizzava una reazione alla macchina del fango che ha cercato di accostare allo scandalo delle scommesse nomi che attualmente appartengono al mondo bianconero (Bonucci, Pepe, Stellini e, addirittura, per una grottesca storia di un sms, Antonio Conte), chi ipotizzava novità sul fronte Calciopoli, di tutto di più. Poi è cominciata a trapelare la notizia che le novità avevano un carattere esclusivamente economico-finanziario (ed ecco spiegata la scelta di un giorno in cui i mercati sono chiusi); infine intorno alle 23.30 Paolo Aghemo su Sky dava la notizia certa: era l'annuncio di un (nuovo) matrimonio tra Fiat e Juventus, perché a partire dalla stagione 2012-2013, Fiat, con il marchio Chrysler, sarà lo sponsor ufficiale della Juventus, sulle cui maglie comparirà la scritta 'Jeep'. E alla conferenza stampa, indetta per spiegare i dettagli dell'operazione, partecipano anche John Elkann e Sergio Marchionne.
Moggi: E' una sentenza politica - E' stata solo la ciliegina su una torta preparata con cura tanto tempo fa, il fatale corollario di un teorema basato su cedevoli ipotesi che non hanno retto alla dimostrazione, cioè alla prova dei fatti e che allora è stato presentato come un dogma di fede. Moggi, se non ne fosse stato già abbastanza convinto, ora ha la certezza assoluta che questa dell'Alta Corte del Coni che ha confermato la radiazione sua e quella di Giraudo sia stata "una sentenza politica, su questo non ci sono dubbi". Ma questo non lo farà certo retrocedere di un millimetro dall'intenzione sempre manifestata di andare fino in fondo, finché non si troverà qualcuno che abbia il coraggio di accettare la verità storica, così come è andata erompendo nel corso di sei lunghissimi anni di Farsa: "Come ho sempre detto - ha dichiarato a Sky Tg24 - io andrò fino in fondo e cioè alla Corte europea per i diritti dell'uomo. L'Alta Corte del Coni si è uniformata alle precedenti sentenze, che sono state sentenze in copia che non hanno tenuto conto dell'insussistenza dei fatti dimostrata dalle montagne di documenti prodotti dalle difese. Hanno cominciato così e vogliono finire così. I due processi sportivi hanno detto che non c'erano illeciti, anche al processo di Napoli è emerso che il campionato 2004/05 era regolare, che il sorteggio degli arbitri era regolare, che le ammonizioni mirate non c'erano. Andrò alla Corte europea per i diritti dell'uomo e vediamo cosa succede. Ci troviamo di fronte ad accuse che non hanno riscontro nei fatti, è una cosa grave ma così è. Ci difenderemo nelle sedi più opportune. Qua sono sempre le stesse facce". Facce senza un capo, e quindi una giustizia senza capo né coda, con un'etica gridata ma non applicata. Come emerge anche dallo svolgersi della vicenda del calcioscommesse: "Il calcioscommesse dimostra che siamo in una fase in cui la Figc dimostra di non avere un capo - dice Luciano Moggi - Si dimostra che tutti vanno a ruota libera: chi parla più forte e chi grida di più, quello ha ragione. E si viene a verificare quello che si è verificato ora con le scommesse che sono una cosa che ha penalizzato il calcio ed è una cosa ingiusta da parte dei giocatori. Il presidente della federazione parla di etica dicendo che l'etica non va in prescrizione, poi però l'ha fatta diventare una ballerina impazzita quando si è dichiarato incompetente a decidere insieme al consiglio federale. Quando c'è l'esempio di un presidente così, chi sta nel calcio non può fare diversamente. Adesso si deve prendere questa gatta da pelare e voglio vedere, dopo le dichiarazioni di Masiello, come farà a risarcire la Sampdoria di una retrocessione che è stata fatta sul campo ma attraverso qualcosa che non è attinente al calcio".
Avv. Galasso: Denunceremo l’illegittimità dell’intero sistema normativo della Giustizia Sportiva - Nemmeno per l'avvocato Andrea Galasso, uno dei due legali di Antonio Giraudo, la pronuncia dell'Alta Corte che ha confermato la radiazione del suo assistito è stata una sorpresa: “Per me l’esito era scontato - ha dichiarato in un'intervista esclusiva a 'Tuttojuve.com - Non ho alcuna fiducia nella giustizia sportiva”. E lo stesso Giraudo, come ha detto il suo difensore ha reagito alla notizia "in maniera composta, con grande serenità e dignità". Consapevole che il fischio finale di questa sbilenca partita non è ancora arrivato: "Ci affideremo alla Giustizia Sovranazionale - prosegue infatti l'avvocato Galasso - per denunciare la violazione dei diritti umani e l’illegittimità dell’intero sistema normativo della Giustizia Sportiva, nonché dei meccanismi di definizione dei procedimenti sportivi, la loro contrarietà ai valori costituzionali ed ai principi del diritto internazionale”. Il tutto con una tempistica da definire: “I tempi saranno proporzionati all’esame ed alla valorizzazione della tutela dei diritti primari”.
A Palermo fischia Brighi - Sarà Christian Brighi a dirigere Palermo-Juventus, valida per la dodicesima giornata di ritorno, in programma allo stadio Barbera di Palermo sabato 7 aprile alle ore 18.30; Brighi sarà coadiuvato dagli assistenti Manganelli e Padovan e dal quarto uomo Valeri. Queste le designazioni per le altre gare, in calendario per sabato 7 aprile alle ore 15, salvo diversa indicazione in parentesi: Atalanta-Siena: Russo (Barbirati-Cariolato; Di Paolo); Cagliari-Inter (allo stadio Nereo Rocco di Trieste): Guida (Grilli-Rosi; Romeo); Cesena-Bologna: Peruzzo (Carrer-Iannello; Nasca); Chievo-Catania: Massa (Passeri-Dobosz: Gallione); Lecce-Roma: Orsato (Giordano-Copelli; Damato); Milan- Fiorentina: Celi (Petrella-De Luca; Doveri); Novara-Genoa: Rocchi (Romagnoli-Longo; Irrati); Udinese-Parma: Gava (Di Fiore-De Pinto; Merchiori); Lazio-Napoli (posticipo delle ore 21): Mazzoleni (Niccolai-Marzaloni; Gervasoni).
Anticipi e posticipi - E' stato pubblicato l'elenco degli anticipi e dei posticipi dalla quindicesima alla diciottesima giornata del girone di ritorno. Per la Juve un solo turno serale, il posticipo di domenica 22 aprile alle ore 20.45 contro la Roma per la quindicesima giornata del girone di ritorno che prevede anche Chievo-Udinese alle ore 18 di sabato 21 aprile, Napoli-Novara alle 20.45 di sabato 21 aprile e Fiorentina-Inter alle 12.30 della domenica.
Nella sedicesima giornata Novara-Juventus e Siena-Milan si disputeranno in contemporanea alle ore 15 di domenica 29 aprile: gli anticipi saranno Cagliari-Chievo e Palermo-Catania alle ore 18 e Roma-Napoli alle ore 20.45; Bologna-Genoa si giocherà alle 12.30 della domenica e infine Udinese-Lazio sarà il posticipo serale delle 20.45.
Il turno infrasettimanale di mercoledì 2 maggio sarà preceduto dagli anticipi di Chievo-Roma (ore 18) e Napoli-Palermo (ore 20.45).
Infine nel turno del 6 maggio gli anticipi di sabato 5 saranno Lecce-Fiorentina (ore 18) e Roma-Catania (ore 20.45); Siena-Parma si giocherà domenica 6 alle ore 12.30, mentre il derby milanese sarà il posticipo serale delle 20.45.
Calcioscommesse: scarcerato Masiello - Al termine della terza giornata d'interrogatori, il gip del tribunale di Bari, Giovanni Abbattista, ha concesso gli arresti domiciliari ad Andrea Masiello, mentre in carcere Fabio Giacobbe e Gianni Carella. I difensori dei due indagati, Mario e Carlo Russo Frattasi, annunciano che domattina depositeranno una richiesta di interrogatorio "per chiarire, più di quanto non abbiano già fatto nell'interrogatorio di garanzia, alcune circostanze emerse nelle ultime ore, apprese - dicono i legali a Sky - anche a mezzo stampa". Nel frattempo l'inchiesta della Procura di Bari sul calcio scommesse procede senza sosta.
Pochi minuti prima delle 15, al carcere di Bari, si è invece conclusa la terza e ultima parte del lungo interrogatorio di garanzia, cominciato mercoledì. Masiello è stato sentito per più di due ore dal pm Ciro Angelillis, insieme ai carabinieri del nucleo investigativo di Bari e alla presenza dell'avvocato Matias Manco, uno dei suoi difensori. Al termine dell'interrogatorio, il legale non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione, affermando solo: "Non posso dire nulla perché l'interrogatorio è stato secretato",esattamente come era accaduto il giorno precedente. In serata poi, col parere favorevole dei pm che indagano sul calcioscommesse, in accoglimento dell'istanza presentata a tal fine dai suoi legali, Andrea Masiello è stato scarcerato su decisione del Gip Giovanni Abbattista. Potrà dunque rientrare a Bergamo dove risiede la sua famiglia. La decisione dei magistrati baresi è l'evidente frutto delle dichiarazioni, peraltro secretate, rese dal calciatore nel corso di tre sessioni di interrogatori.
Sono emersi intanto nuovi particolari su Mister X, come lo ha definito Sky Sport 24, l'uomo riconosciuto da Masiello in una foto mostratagli dai carabinieri nel corso dell'interrogatorio dell'altroieri e che negli atti dell'inchiesta figura come l'emissario del Lecce che avrebbe consegnato ad Andrea Masiello e ai suoi due presunti complici 230.000 euro in contanti inducendoli così a perdere il derby Bari-Lecce: sarebbe un giovane imprenditore leccese, sui 35-40 anni, da qualche tempo impegnato politicamente a Lecce. Viaggia su una Mercedes e a Lecce è molto conosciuto sia perché, pur non avendo alcun ruolo nella società, è molto amico di calciatori (e anche di imprenditori locali) sia perché organizza serate ed eventi della movida salentina.
In difesa del Lecce è sceso in campo il patron Giovanni Semeraro che in una nota ha affermato che il club "è completamente estraneo a tutto quello che è emerso dalle dichiarazioni, parte delle quali anche confuse e contraddittorie, dei protagonisti di questa vicenda, ed è sicuramente vittima di una ingiustificata presunzione di colpevolezza mediatica. Il risultato del derby, fino a prova contraria è stato conquistato sul campo, e se circostanze estranee avessero concorso a determinarlo, non sono certamente riconducibili alla nostra società. Ritengo che il gruppo da me rappresentato goda di una credibilità personale e societaria, costruita in cinquant'anni di impegno e serietà in campo finanziario, imprenditoriale e sportivo, che sarebbe stato da folli mettere a repentaglio per una partita di calcio".